Si è tenuto a Roma, presso la sede dell’Inail il 23 marzo scorso un Convegno dal titolo “Cambiamenti climatici ed impatti sulla salute e sicurezza dei lavoratori: il progetto Worklimate”.
L’argomento è di crescente rilevanza per la comunità scientifica, per le agenzie internazionali di regolazione e per le autorità di sanità pubblica, anche in relazione agli scenari di previsione meteo-climatica dei prossimi anni. E’ noto infatti che l’aumento delle temperature medie si accompagnerà nei prossimi anni ad un aumento dell’intensità e della frequenza delle ondate di calore. Il Convegno ha affrontato il tema di come tale circostanza possa determinare un aumento del rischio di infortunio sul lavoro.
Su questi argomenti il progetto Worklimate, promosso e coordinato da Inail e CNR-IBE, con la collaborazione del Dipartimento di epidemiologia della regione Lazio, del Consorzio Lamma e delle aziende USL Toscana Centro e Toscana Sud Est, ha prodotto una serie di risultati scientifici e di strumenti operativi per il contrasto al rischio di infortunio e per la promozione del benessere e della salute nei luoghi di lavoro. Nel corso del Convegno sono stati presentati i risultati del progetto ed in particolare gli studi epidemiologici di caratterizzazione dei fattori di rischio, mettendo in evidenza la scarsa conoscenza e la sottovalutazione del rischio caldo fra i lavoratori ed i datori di lavoro. È stato mostrato un sistema di allerta che consente di identificare le aree territoriali ed i periodi temporali di maggiore criticità e sono state indicate le più efficaci misure di prevenzione. È emerso in particolare come la presenza diffusa e la disponibilità di acqua in tutti i contesti occupazionali soprattutto outdoor sia essenziale e come un ruolo chiave sia giocato dalla capacità di definire modelli organizzativi flessibili durante i periodi di allerta (attraverso un sistema di pause e di rotazioni occupazionali). Infine rimane centrale la necessità di sviluppare la formazione e processi di sensibilizzazione sul tema, in quanto la prevenzione è efficace solo a partire dalla piena consapevolezza dei rischi.
Qui è possibile consultare le presentazioni tenute nel corso della giornata:
- P. Vineis (Imperial College, Londra), Cambiamento climatico e salute della popolazione
- A. Marinaccio (Dimeila, Inail), Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, impatti del cambiamento climatico e delle ondate di calore.
- M. Morabito (Cnr – Istituto per la BioEconomia IBE), Presentazione del progetto Worklimate e della piattaforma previsionale.
- M. Bonafede (Dimeila, Inail), Impatti di sanità pubblica del progetto e percezione del rischio caldo.
- F. De Donato (Servizio sanitario regionale del Lazio), Fattori di vulnerabilità per l’esposizione occupazionale al caldo e stime dei costi sociali associati.
- M. Levi (Azienda Usl Toscana Centro), G. Ionita (Azienda Usl Toscana Centro), L’osservatorio degli eventi attribuibili a condizioni termiche critiche in ambito occupazionale e la Guida informativa INAIL per la gestione del rischio caldo.
- D. Grifoni (Consorzio LaMMA), A. Messeri (Consorzio LaMMA), Messa a punto della catena operativa ed esperienze di monitoraggio in contesti occupazionali.
- A. Bogi (Azienda Usl Toscana Sud Est), S. Del Ferraro (Dimeila, Inail), Strumenti tecnologici per contrastare gli effetti del caldo per i lavoratori.
- E. Pietrafesa (Dimeila, Inail), Strumenti di comunicazione e diffusione dei risultati del progetto Worklimate.