Si tratta di uno studio che abbiamo condotto nell’ambito dell’attività 4 dell’obiettivo specifico 2 in cui è stata testata in camera climatica e su manichino termico l’efficacia nella riduzione dello stress da caldo di una giaccha ventilata potenzialmente utile in ambito lavorativo.
Quelli che vengono definiti come “Personal cooling garments (PCGs)” possono rappresentare una strategia di adattamento per contrastare lo stress termico e migliorare la salute e la produttività dei lavoratori, soprattutto per alcune attività lavorative all’aperto effettuate nei settori dell’agricoltura e dell’edilizia.
L’effetto di raffreddamento esercitato da una giacca ventilata fornita da un collega straniero che collabora al progetto è stato studiato eseguendo prove “a secco” in camera climatica su un manichino termico.
In particolare è stato studiato il comportamento della giacca ventilata in una condizione standardizzata con temperatura dell’aria di 22,4 °C, considerando tre diverse regolazioni della velocità del ventilatore (v = 0, v = 2 e v = 4) e tre diversi condizioni di abbigliamento (la giacca singola, un abbigliamento tipico da lavoro e una combinazione di entrambi, cioè la giacca indossata sopra il tipico abbigliamento da lavoro).
In tutte le situazioni i risultati hanno mostrato aumenti significativi delle perdite di calore secco (per convezione) maggiori quando i ventilatori erano accesi per le zone del tronco.
Le variazioni percentuali hanno ampiamente superato il 100% per le zone del corpo più vicine ai ventilatori.
La ventilazione dell’aria ha determinato diminuzioni significative dei valori di isolamento termico totale, fino al 35 % rispetto alla condizione di ventilatori spenti, confermando e quantificando l’effetto di raffreddamento della giacca ventilata.
Ulteriori dettagli sono disponibili nell’articolo pubblicato e consultabile al seguente link