Si tratta di uno studio condotto nell’ambito dell’attività 2 dell’obiettivo specifico 4 di Progetto in cui è prevista una valutazione delle performance di alcuni modelli meteorologici potenzialmente utili per lo sviluppo della catena operativa previsionale del rischio caldo WORKLIMATE.
Negli ultimi anni esistono alcuni esempi di sviluppo di sistemi di allerta da caldo finalizzati a proteggere la salute dei lavoratori mediante indicatori di stress termico. Questi ultimi sono ottenuti dalla combinazione di più parametri meteorologici, permettendo quindi di descrivere in modo più accurato l’effetto dello stress termico ambientale sul corpo umano. Esistono diversi studi sulla verifica dei parametri previsti dai modelli meteorologici, ma pochissimi relativi alla validazione degli indicatori di stress termico. Il nostro studio, mira a verificare le prestazioni di due modelli ad area limitata, con diversa risoluzione spaziale (Bolam a 7 km e Moloch a 2.5 km), potenzialmente applicabili nel sistema di allerta da caldo specifico per il settore occupazionale sviluppato nell’ambito del progetto WORKLIMATE per tutto il territorio italiano. Un confronto tra la Wet Bulb Globe Temperature (WBGT, indicatore di stress termico ampiamente utilizzato nel settore occupazionale) prevista dai modelli meteorologici e il WBGT ottenuto dai dati osservati registrati in 28 stazioni meteorologiche distribuite sul territorio italiano è stato effettuato a livello orario nell’arco di circa tre stagioni estive. I due modelli meteorologici erano complessivamente comparabili per gran parte del territorio italiano, mentre sono emersi limiti maggiori in aree caratterizzate da topografia più complessa. Questo studio ha dimostrato l’applicabilità dei modelli ad area limitata nei sistemi previsionali di allerta finalizzati a proteggere i lavoratori dagli effetti del caldo.